Mi chiamo Mario Altobelli e sono 20 anni che mi occupo di informatica.

Ho collaborato con varie aziende negli anni grazie alle quali ho maturato esperienza ed acquisito conoscenze teoriche e pratiche che mi hanno portato nel 2019 ad avviare con Mauro il progetto Roma Computer Service.

Nel 2003 inizio la mia carriera informatica con la Buynet Roma Srl, distributore all’ingrosso di hardware e software ricoprendo l’incarico di responsabile tecnico e addetto vendita. Dal 2005 ho iniziato ad occuparmi della gestione commerciale del Cash & Carry senza mai staccarmi completamente dal laboratorio.
Le evoluzioni societarie della Buynet mi hanno portato a collaborare prima con la Twin Computer Srl, poi Bit International Spa ricoprendo sempre lo stesso incarico.
Da qui inizia la mia esperienza nell’attività di Marketing per la clientela e per la gestione di eventi.
Nel 2007 apro e chiudo una breve collaborazione con Yoda 2000 Srl, rivenditore al dettaglio di materiale informatico.
Subito dopo e fino al 2009 collaboro invece con Ares Informatica, storico punto di riferimento di Roma per tutti gli appassionati (grazie Leonello per tutto!).
Nel 2009 approdo alla Roma Computer Center Srl, famosa a Roma con il nome RomaCC e ricopro l’incarico di responsabile del punto vendita. Erano i tempi in cui si prendevano i numeretti dall’elimina code per poter entrare in quel magnifico negozio che era!
Dal 2011 al 2013 la mia strada si sposta momentaneamente sulla vendita, quella vera. Inizio a collaborare con Comunicare TLC Srl, agenzia di British Telecom.
Terminata questa esperienza rientro in Roma Computer Center (Adsl Srl) con la volontà di fare la differenza. Coinvolgo nel progetto immediatamente il mio amico Mauro e facciamo risorgere l’attività. In questo ultimo periodo mi sono occupato di tutte le attività legate alla vendita, agli acquisti e alla comunicazione aziendale (sito web, e-commerce, newsletter, mailing list, ads google, facebook ad ed altre campagne social).

Nel 2019, finalmente, diamo il via ad un progetto tutto nostro, questo!

Sono convinto che il gioco di squadra fa sempre la differenza, soprattutto se tutti i players sono in gamba. Ed è per questo che continuo a giocare a Battlefield, anche se i miei riflessi non sono più quelli di un tempo.

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